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Disturbo schizoaffettivo: diagnosi e test

Come viene diagnosticato il disturbo schizoaffettivo?

Se i sintomi sono presenti, il medico eseguirà una storia medica completa e un esame fisico. Sebbene non ci siano test di laboratorio per diagnosticare specificamente il disturbo schizoaffettivo, il medico potrebbe utilizzare vari test diagnostici—come i raggi X o gli esami del sangue-per escludere la malattia fisica come causa dei sintomi.

Se il medico non trova alcuna ragione fisica per i sintomi, lui o lei potrebbe indirizzare la persona a uno psichiatra o psicologo, operatori sanitari che sono appositamente addestrati per diagnosticare e trattare la malattia mentale.

Psichiatri e psicologi utilizzano strumenti di intervista e valutazione appositamente progettati per valutare una persona per un disturbo psicotico. Il medico o il terapeuta basa la sua diagnosi sulla relazione dei sintomi della persona e sulla sua osservazione dell’atteggiamento e del comportamento della persona.

Il medico o il terapeuta determina quindi se i sintomi della persona indicano un disturbo specifico come descritto nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), pubblicato dall’American Psychiatric Association ed è il libro di riferimento standard per le malattie mentali riconosciute.

Secondo il DSM-5, una diagnosi di disturbo schizoaffettivo viene fatta se una persona ha periodi di malattia ininterrotta e ha, ad un certo punto, un episodio di mania, depressione maggiore o mix di entrambi mentre ha anche sintomi di schizofrenia. Inoltre, la persona ha un periodo di almeno due settimane di sintomi psicotici senza i sintomi dell’umore.

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