Frangivento
In sostanza, quando il vento incontra un poroso ostacolo come un frangivento o shelterbelt, la pressione dell’aria aumenta (genericamente parlando, l’aria che si accumula) sul lato sopravvento e (al contrario) la pressione dell’aria diminuisce sul lato sottovento. Di conseguenza, il flusso d’aria che si avvicina alla barriera viene ritardato e una parte di esso viene spostata verso l’alto e oltre la barriera, causando un getto di maggiore velocità del vento in alto. Il resto del interferire flusso d’aria, essendo stato ritardato nel suo approccio, ora circola attraverso la barriera alla sua valle di bordo, spinto lungo la diminuzione di pressione in tutto il shelterbelt larghezza; emergenti sul lato sottovento, che airstream è ora ulteriormente ritardato da un gradiente di pressione avverso, perché a ridosso della barriera, con l’aumento della distanza sottovento pressione dell’aria recupera di nuovo a livello di ambiente. Il risultato è che la velocità minima del vento non si verifica a o all “interno del frangivento, né al suo bordo sottovento, ma più sottovento – nominalmente, ad una distanza di circa 3 a 5 volte l” altezza frangivento H. Oltre quel punto la velocità del vento recupera, aiutato dal trasporto slancio verso il basso dal sovrastante, flusso più veloce in movimento. Dal punto di vista delle equazioni di Navier-Stokes medie di Reynolds, questi effetti possono essere intesi come risultanti dalla perdita di quantità di moto causata dalla resistenza di foglie e rami e sarebbero rappresentati dalla forza del corpo fi (un sink di quantità di moto distribuito).
Non solo la velocità media (media) del vento è ridotta a ridosso del rifugio, il vento è anche meno rafficato, poiché anche le fluttuazioni del vento turbolento sono smorzate. Di conseguenza, la miscelazione verticale turbolenta è più debole nella sottovento della barriera di quanto non sia bolina e risultano interessanti effetti microclimatici secondari. Ad esempio, di giorno il calore sensibile che sale dal suolo a causa dell’assorbimento della luce solare (vedi bilancio energetico superficiale) viene miscelato verso l’alto in modo meno efficiente nella sottovento di un frangivento, con il risultato che la temperatura dell’aria vicino al suolo è leggermente più alta nella sottovento che sul lato sopravento. Naturalmente questo effetto si attenua con l’aumentare della distanza sottovento e infatti, oltre circa 8H a valle può esistere una zona che è in realtà più fredda di bolina.