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Gli ultimi progressi riguardanti il legame tra il genere Prevotella, la dieta e il suo impatto sulla salute dell’ospite

I generi predominanti nel microbiota del colon umano sono Bacteroides e Prevotella, La loro composizione e attività metaboliche sono in gran parte modulati dalla dieta e, inoltre, possono anche influenzare il metabolismo del cibo. Prevotella è associata a diete ricche di piante (alti livelli di carboidrati complessi e assunzione di frutta e verdura), mentre Bacteroides è legato ad un elevato apporto di grassi e proteine. Le specie Bacteroides e Prevotella hanno i loro habitat specifici nel corpo umano in quanto sono antagoniste.

Prevotella è un grande genere che comprende quasi 40 specie diverse con una vasta diversità genomica. La maggior parte può essere isolata dalla cavità orale e dall’intestino, con Prevotella copri che è la specie più abbondante in quest’ultimo. I genomi delle specie di Prevotella possono adattarsi al loro habitat nel corpo umano e vi è una grande variabilità dei ceppi tra gli ospiti umani.

È stato suggerito che Prevotella è un batterio benefico in quanto è associato a una dieta ricca di piante, tuttavia è anche legata a condizioni infiammatorie croniche, come l’artrite e l’attivazione delle cellule T mucose e sistemiche nell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana non trattata di tipo 1 (HIV-1).

Secondo un recente studio condotto da scienziati dell’Università di Göteborg, la Prevotella potrebbe essere un batterio critico per il microbiota sano. Un intervento di dieta del kernel di orzo di 3 giorni in individui sani ha migliorato le risposte al glucosio e all’insulina, ma solo insieme ad un aumento dell’abbondanza di P. copri. Inoltre, il trattamento con P. copri (DSM 18205) derivato da feci umane vive in topi senza germi senza un cambiamento di dieta ha portato a un miglioramento della tolleranza al glucosio promuovendo un aumento dell’accumulo di glicogeno epatico.

Oltre ai suoi effetti benefici sul metabolismo del glucosio, il ceppo P. copri CB7 (JCM 13464; DSM 18205) è stato collegato all’infiammazione cronica in individui infetti da HIV, essendo questo l’unico ceppo utilizzato negli studi fino ad ora. Come accennato in precedenza, tuttavia, questo ceppo è stato anche collegato ad effetti benefici. È quindi opportuno considerare il contesto come un fattore importante nella valutazione degli effetti di Prevotella sulla salute dell’ospite.

In conclusione, la diversità genomica dei ceppi di Prevotella può contribuire a spiegare in parte le differenze osservate nelle sue risposte alla dieta e alle condizioni di salute tra gli ospiti umani. Sono necessarie ulteriori ricerche per esaminare ulteriormente il potenziale genetico di Prevotella e le sue interazioni con il suo ospite e altri batteri per uso terapeutico nella pratica clinica.