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Kim Dae-Jung

Premio Nobel per la pace 2000

Kim Dae-Jung (1925-2009), politico sudcoreano, presidente della Repubblica di Corea dal 1998 al 2003. Il presidente Dae-jung è stato insignito del Premio Nobel per la Pace per il suo lavoro a favore della democrazia e dei diritti umani, e in particolare per la riconciliazione con la Corea del Nord.

Mentre viveva in esilio in Giappone e negli Stati Uniti, Kim Dae-jung organizzò l’opposizione contro l’allora dittatore della Corea del Sud Park Chung-hee nei primi anni 1970. Molte volte imprigionato, fu condannato a morte, rapito, torturato ed esiliato dal suo paese d’origine. Nonostante le sue esperienze, ha continuato a promuovere l’idea della riconciliazione e del perdono.

Nel periodo 1998-2008, ha implementato la cosiddetta politica del sole nei confronti della Corea del Nord che mirava ad intensificare i contatti tra i due stati coreani, rimanendo formalmente in stato di guerra dal 1953.

Chiamato “l’asiatico Nelson Mandela”, nel 2000 è riuscito ad organizzare il primo vertice dei leader della Corea del Nord e del Sud, incontrando il leader nordcoreano Kim Jong-il a Pyongyang.