La NASA (e i suoi astronauti) rallentata dall’arresto del governo, ma non messa a terra
La NASA non è stata totalmente messa a terra dall’arresto del governo.
L’arresto parziale — che è il più lungo di sempre della nazione, a 24 giorni e contando — ha ovviamente avuto un grave impatto sull’agenzia spaziale. Oltre il 95% dei dipendenti della NASA è stato licenziato e il lavoro di sviluppo sulla maggior parte delle future missioni spaziali è stato rallentato o sospeso.
In effetti, alcuni lavoratori della NASA si sono riuniti fuori dal Johnson Space Center dell’agenzia a Houston oggi (gen. 15) per protestare contro l’arresto e i suoi effetti deleteri sulla loro vita e sul programma spaziale della nazione.
Ma alcuni dipendenti “esclusi” rimangono al lavoro, mantenendo al sicuro le persone della NASA e le navicelle operative. Ad esempio, la vita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) continua molto come ha fatto il pre-spegnimento, con gli astronauti che conducono una serie di esperimenti scientifici e lavori di sensibilizzazione pubblica.
La scorsa settimana, l’astronauta della NASA Anne McClain ha condotto un Q orbitale&A con gli studenti della Kranz Junior High, una scuola di Dickinson, in Texas, che prende il nome dall’ex direttore di volo della NASA Gene Kranz. McClain ha risposto a una serie di domande, dalla natura della ricerca eseguita a bordo della ISS al tipo di formazione che gli astronauti ricevono se le orecchie pop nello spazio.
E la domenica sera (gen. 13), una capsula cargo SpaceX Dragon partì dal laboratorio orbitante per la Terra, alla fine schizzando giù nell’Oceano Pacifico. Il drago robotico ha portato giù importanti ricerche scientifiche e hardware per l’esame qui su terra firma.
Poi ci sono le missioni spaziali attive. Le sonde della NASA continuano a raccogliere dati in orbita terrestre e sulla luna, Marte, Giove e oltre. La navicella spaziale OSIRIS-REx scivolato in orbita intorno al vicino alla Terra asteroide Bennu durante l’arresto, il Dic. 31. E un giorno dopo, la sonda New Horizons ha tirato fuori il flyby planetario più distante di tutti i tempi, zoomando oltre il piccolo oggetto Ultima Thule a più di 4 miliardi di miglia (6,4 miliardi di chilometri) dalla Terra.
I fan dello spazio dovrebbero tutti sperare che l’arresto finisca presto, in modo che la NASA possa tornare completamente in pista e migliaia di lavoratori possano ricominciare a ricevere i loro stipendi. Ma non pensare che l’agenzia sia chiusa solo perché il suo sito web è molto più incolto di prima.
Puoi saperne di più sulle attività della NASA durante un arresto in questa FAQ.
Il libro di Mike Wall sulla ricerca della vita aliena, “Out There” (Grand Central Publishing, 2018; illustrato da Karl Tate) è ora disponibile. Seguilo su Twitter @ michaeldwall. Seguici @Spacedotcom o Facebook. Originariamente pubblicato su Space.com.
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