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l’Aspettativa di Vita di soggetti con ritardo mentale Eyman, Richard K. Università di California, Riverside, Riverside, CA, Stati Uniti

i Nostri studi precedenti hanno trovato che nonmobility, problemi di alimentazione, e l’assenza di evacuazione competenze sono i più potenti predittori di mortalità tra le persone con disabilità dello sviluppo. Abbiamo anche scoperto che alcuni individui raggiungono queste abilità nel tempo mentre altri no. I tassi di mortalità sono molto alti per i bambini che non mostrano guadagni nelle abilità di base. Pertanto, uno dei nostri obiettivi è quello di indagare i precursori di queste abilità critiche per i bambini 0-12 anni di età, così come i problemi medici associati e gli interventi utilizzati, che potrebbero fornire una maggiore comprensione di chi sopravviverà e chi no. Tra le variabili da esaminare ci sono: 1) fallimento di sequenze di sviluppo precoce come la presa della mano, l’uso del braccio, ecc., 2) evidenza di intelligenza e consapevolezza, 3) condizioni mediche come la tendenza all’aspirazione, lo sviluppo di scoliosi, infezioni respiratorie, ecc., 4) interventi, comprese cure speciali (gastrostomia, ventilatore, ecc.), terapia fisica, chirurgia, ecc., e 5) collocamento e coinvolgimento familiare, compresa l’educazione dei genitori e lo status socioeconomico.
Un secondo obiettivo si basa sugli alti tassi di mortalità osservati tra le persone anziane ritardate. Abbiamo verificato che gli individui con sindrome di Down hanno tassi di mortalità elevati dopo 40 anni di età e gli adulti che hanno sperimentato cali nella mobilità, alimentazione, o capacità di toilette.
Il nostro secondo obiettivo è quello di determinare i precursori della morte tra le persone anziane ritardate ad alto rischio. Desideriamo scoprire quali specifiche condizioni mediche, interventi, trattamenti, terapia occupazionale, collocamento e coinvolgimento familiare predisporranno questi individui alla sopravvivenza rispetto alla morte dopo i 40 anni. Entrambi gli obiettivi di questo progetto includono lo sviluppo di tabelle di vita più raffinate basate su diverse configurazioni di variabili predittive. Infine, le tabelle di vita e le relative ricerche sui predittori della mortalità continueranno ad essere esaminate per gli individui tra i 12 ei 40 anni sulla nostra vasta popolazione di disabili.