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L’eredità di Venere Xtravaganza

“Ho fame”, ride Venus Xtravaganza. Appoggiandosi a un boombox, fuma una sigaretta mentre i suoi capelli soffiano nel vento di Harlem. È l’ultima volta che sentiamo la escort e l’esecutore parlare nel documentario di Jennie Livingston del 1990 Paris is Burning ed è un clamoroso promemoria dell’ambizione ardente delle drag queen e delle persone transgender come Venus che si sentivano – e sentono – per qualcosa di diverso dalla mano che la vita li ha trattati.

Nata Thomas Pellagatti, Venere adottò il suo nome da adolescente dopo essere uscita di casa alla ricerca di una vita diversa. Ha preso il cognome Xtravaganza nel 1983 dopo essere stata accettata nella Casa di Xtravaganza, una delle tante “case” composte prevalentemente da giovani transgender e gay associati alla scena culturale della palla del 1980. Paris is Burning rivela gli eventi centrati sulle palle di Harlem in cui i partecipanti si vestivano e camminavano per i trofei. È un ritratto intimo di una cultura che ha fornito ai giovani diseredati (spesso neri, latini, transessuali e gay) l’opportunità di essere quello che volevano per una notte. Ambizione era la parola d’ordine. Qui il fascino del costume, dell’alta moda, dello status e della ricchezza si combinano per formare un mondo avvolgente di amore e accettazione.