Morti da trauma in un sistema traumatologico urbano maturo: la distribuzione “trimodale” è un concetto valido?
Background: La distribuzione trimodale delle morti da trauma, descritta più di 20 anni fa, è ancora ampiamente insegnata nella progettazione di sistemi traumatologici. Lo scopo di questo studio era di esaminare l’applicabilità di questa distribuzione trimodale in un moderno sistema traumatologico.
Progettazione dello studio: Uno studio del registro dei traumi e dei registri dei servizi medici di emergenza delle morti per trauma nella contea di Los Angeles è stato condotto per un periodo di 3 anni. I tempi dalla lesione alla morte sono stati analizzati in base al meccanismo della lesione e all’area corporea (testa, torace, addome, estremità) con trauma grave (punteggio di lesione abbreviato >/= 4).
Risultati: Durante il periodo di studio ci sono stati 4.151 decessi per trauma. Il trauma penetrante ha rappresentato il 50,0% di questi decessi. L’area del corpo più comunemente ferita con trauma critico (AIS>/= 4) era la testa (32.0%), seguito dal torace (20,8%), dall’addome (11,5%) e dalle estremità (1,8%). Il tempo dalla ferita alla morte era disponibile in 2.944 di questi decessi per trauma. Nel complesso, ci sono stati due picchi distinti di decessi: il primo picco (50,2% dei decessi) si è verificato entro la prima ora dall’infortunio. Il secondo picco si è verificato da 1 a 6 ore dopo l’ammissione (18,3% dei decessi). Solo il 7,6% dei decessi era in ritardo (>1 settimana), durante il terzo picco della distribuzione trimodale classica. La distribuzione temporale delle morti nel trauma penetrante era molto diversa dal trauma contundente e non seguiva la classica distribuzione trimodale. Altri fattori indipendenti significativi associati all’ora della morte sono stati l’AIS del torace e l’AIS della testa. La distribuzione temporale delle morti a seguito di un grave trauma cranico non seguiva alcun modello e non assomigliava affatto alla classica distribuzione trimodale.