Nabu
Nabu, Nebo biblico, dio maggiore nel pantheon assiro-babilonese. Era patrono dell’arte della scrittura e un dio della vegetazione. I simboli di Nabu erano la tavoletta di argilla e lo stilo, gli strumenti ritenuti propri di colui che inscrisse i destini assegnati agli uomini dagli dei. Nell’Antico Testamento, il culto di Nebo è denunciato da Isaia (46:1).
Samsuditana, l’ultimo re della 1a dinastia di Babilonia (regnò 1625-1595 ac), introdusse una statua di Nabu in Esagila, il tempio di Marduk, che era il dio della città di Babilonia. Non fino al 1 ° millennio AC, però, ha fatto il rapporto tra Marduk e Nabu e le loro posizioni relative in teologia e devozione popolare diventano chiare. Marduk, il padre di Nabu, ha avuto la precedenza su di lui, almeno teoricamente, in Babilonia. Ma nella devozione popolare è stato Nabu, il figlio, che conosce tutto e vede tutto, che è stato il capo, soprattutto durante i secoli immediatamente precedenti la caduta di Babilonia. Aveva una cappella di nome Ezida nel tempio di suo padre Esagila, dove alla festa di Capodanno è stato installato a fianco di Marduk. Nella sua città santa, Borsippa, era supremo. A quel tempo Nabu era anche una divinità prominente in Assiria, dove diversi templi erano dedicati al suo culto.
Le dee associate a Nabu erano Nana, una divinità sumera; l’assira Nissaba; e l’accadico Tashmetum, regina di Borsippa, figliastra di Marduk e, come indica il suo astratto nome accadico, Signora dell’Udito e del Favore. Raramente veniva invocata a parte suo marito, Nabu, il cui nome significa ” parlare.”Così, mentre Nabu parla, Tashmetum ascolta.