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Periodo della successiva, inedita filosofia.

La posizione sviluppata nell’opera sulla libertà costituisce la base della filosofia successiva di Schelling, coprendo il tempo dal 1810 fino alla sua morte, che è noto solo attraverso una bozza dell’opera inedita Die Weltalter (scritta nel 1811; Le età del mondo) e attraverso i manoscritti delle sue lezioni successive. In Die Weltalter Schelling ha voluto raccontare la storia di Dio. Dio, che in origine è assorbito da un desiderio silenzioso, viene a se stesso intravedendo in se stesso idee attraverso le quali diventa consapevole di se stesso. Questa autocoscienza, che è identica alla libertà, consente a Dio di proiettare queste idee da se stesso, cioè di creare il mondo.

La nomina di Schelling all’Università di Berlino nel 1841 gli diede l’opportunità ancora una volta di sviluppare l’interesse pubblico per le sue concezioni. Il re prussiano di quel tempo, Federico Guglielmo IV, sperava che Schelling avrebbe combattuto il cosiddetto seme del drago di Hegelianism a Berlino, dove Hegel aveva lavorato fino alla sua morte nel 1831. La prima conferenza di Schelling a Berlino manifestò la sua autocoscienza. Schelling dichiarò che in gioventù aveva aperto una nuova pagina nella storia della filosofia e che ora nella sua maturità voleva voltare questa pagina e iniziarne una nuova. Tra il suo pubblico c’erano notabili come Friedrich Engels, Søren Kierkegaard, Jakob Burckhardt e Mikhail Bakunin. Schelling, tuttavia, non ha avuto grande successo a Berlino. Inoltre, fu amareggiato quando le sue lezioni furono plagiate da un avversario che voleva sottoporre la filosofia positiva di Schelling, ora finalmente rivelata in queste lezioni, al pubblico per l’esame. Schelling ha avviato una causa legale, ma ha perso il caso. Si dimise e interruppe le lezioni.

Il contenuto di queste lezioni finali, tuttavia, ha rappresentato il culmine dell’attività creativa di Schelling. Schelling ha diviso la filosofia in una filosofia negativa, che ha sviluppato l’idea di Dio per mezzo della sola ragione, e, al contrario, una filosofia positiva, che ha mostrato la realtà di questa idea ragionando a posteriori dal fatto del mondo a Dio come suo creatore. Schelling ha poi spiegato (riferendosi al suo lavoro sulla libertà) che l’uomo, che voleva essere uguale a Dio, si è opposto a Dio nella sua caduta nel peccato. Dio, tuttavia, fu presto elevato di nuovo come principio. Durante l’era della mitologia, Dio apparve come un potere oscuro. Durante l’era della rivelazione, tuttavia, Dio è emerso nella storia come manifestamente reale nella figura di Cristo. Quindi, la storia completa della religione dovrebbe essere trasmessa attraverso il pensiero filosofico.