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Ropivacaina

controindicazionimodifica

La ropivacaina è controindicata per l’anestesia regionale endovenosa (IVRA). Tuttavia, i nuovi dati hanno suggerito sia ropivacaine (1.2-1.8 mg/kg in 40ml) che levobupivacaine (40 ml della soluzione di 0.125%) sono usati, perché hanno meno tossicità cardiovascolare e del sistema nervoso centrale che bupivacaine racemico.

Effetti sfavorevolimodifica

Le reazioni avverse al farmaco (ADR) sono rare quando viene somministrato correttamente. La maggior parte delle ADR si riferisce alla tecnica di somministrazione (con conseguente esposizione sistemica) o agli effetti farmacologici dell’anestesia, tuttavia raramente possono verificarsi reazioni allergiche.

L’esposizione sistemica a quantità eccessive di ropivacaina provoca principalmente effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) e cardiovascolari – Gli effetti sul SNC di solito si verificano a concentrazioni plasmatiche più basse e ulteriori effetti cardiovascolari presenti a concentrazioni più elevate, sebbene il collasso cardiovascolare possa verificarsi anche con basse concentrazioni. Gli effetti sul SNC possono includere eccitazione del SNC (nervosismo, formicolio intorno alla bocca, tinnito, tremore, vertigini, visione offuscata, convulsioni seguite da depressione (sonnolenza, perdita di coscienza), depressione respiratoria e apnea). Gli effetti cardiovascolari includono ipotensione, bradicardia, aritmie e/o arresto cardiaco – alcuni dei quali possono essere dovuti a ipossiemia secondaria alla depressione respiratoria.

Condrolisi gleno-omerale postartroscopica

La ropivacaina è tossica per la cartilagine e le loro infusioni intra-articolari possono portare alla condrolisi gleno-omerale postartroscopica.

Trattamento del sovradosaggio

Per quanto riguarda la bupivacaina, Celepid, un’emulsione lipidica endovenosa comunemente disponibile, può essere efficace nel trattamento di una grave cardiotossicità secondaria al sovradosaggio anestetico locale negli esperimenti sugli animali e negli esseri umani in un processo chiamato salvataggio lipidico.