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Trattato di Parigi

Trattato di Parigi

Il Trattato di Parigi del 1783 pose fine alla guerra rivoluzionaria statunitense e concesse alle tredici colonie l’indipendenza politica. Un trattato preliminare tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti fu firmato nel 1782, ma l’accordo finale non fu firmato fino al 3 settembre 1783.

La resa dell’esercito britannico a Yorktown, in Virginia, il 19 ottobre 1781, pose fine alle principali ostilità militari della guerra rivoluzionaria, ma sporadici combattimenti, soprattutto nel sud e nell’ovest, continuarono per più di un anno. La sconfitta portò alle dimissioni del primo ministro britannico, Lord North. Il gabinetto di coalizione formato dopo le dimissioni di North decise di iniziare i negoziati di pace con i rivoluzionari coloniali.

I negoziati iniziarono a Parigi, in Francia, nell’aprile del 1782. Uniti. la delegazione comprendeva Benjamin Franklin, John Adams, John Jay e Henry Laurens, mentre gli inglesi erano rappresentati da Richard Oswald e Henry Strachey. I negoziatori conclusero il trattato preliminare il 30 novembre 1782, ma l’accordo non entrò in vigore fino a quando la Gran Bretagna non concluse trattati con Francia e Spagna riguardanti altre colonie britanniche.

Gli Stati Uniti ratificarono il trattato preliminare il 15 aprile 1783. Nell’accordo finale firmato nel settembre 1783, gli inglesi riconobbero l’indipendenza degli Stati Uniti. Il trattato stabilì generosi confini per gli Stati Uniti: il territorio degli Stati Uniti si estendeva dall’Oceano Atlantico al fiume Mississippi a ovest, e dai Grandi Laghi e dal Canada a nord fino al trentunesimo parallelo a sud. La flotta di pesca degli Stati Uniti è stato garantito l’accesso alla pesca al largo della costa di Terranova.

Secondo il trattato la navigazione del fiume Mississippi doveva essere aperta sia agli Stati Uniti che alla Gran Bretagna. I creditori di entrambi i paesi non dovevano essere ostacolati dal riscuotere i loro debiti, e il Congresso doveva raccomandare agli stati che i lealisti alla causa britannica durante la guerra fossero trattati in modo equo e che i loro diritti e le loro proprietà confiscate fossero ripristinati.

Ulteriori letture

Brecher, Frank W. 2003. Garantire l’indipendenza americana: John Jay e l’alleanza francese. Westport, Conn. Praeger.

Riferimenti incrociati

“Trattato di Parigi” (Appendice, Documento principale); Guerra d’indipendenza.

Trattato di Parigi

Il Trattato di Parigi del 1783 pose fine alla guerra d’Indipendenza e concesse alle tredici colonie la libertà politica. Un trattato preliminare tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti era stato firmato nel 1782, ma l’accordo finale non fu firmato fino al 3 settembre 1783.

I negoziati di pace iniziarono a Parigi, in Francia, nell’aprile del 1782. La delegazione statunitense comprendeva Benjamin Franklin, John Adams, John Jay e Henry Laurens, mentre gli inglesi erano rappresentati da Richard Oswald e Henry Strachey. I negoziatori conclusero il trattato preliminare il 30 novembre 1782, ma l’accordo non fu efficace fino a quando la Gran Bretagna non concluse trattati con Francia e Spagna riguardanti colonie straniere.

Nell’accordo finale, gli inglesi riconobbero l’indipendenza degli Stati Uniti. Il trattato stabilì generosi confini per gli Stati Uniti; il territorio degli Stati Uniti ora si estendeva dall’Oceano Atlantico al fiume Mississippi a ovest, e dai Grandi Laghi e dal Canada a nord fino al 31 ° parallelo a sud. Uniti. alla flotta di pesca è stato garantito l’accesso alle attività di pesca al largo della costa di Terranova con la loro abbondante offerta di merluzzo bianco.

La navigazione del fiume Mississippi doveva essere aperta sia agli Stati Uniti che alla Gran Bretagna. I creditori di entrambi i paesi non dovevano essere impediti dal riscuotere i loro debiti, e il Congresso doveva raccomandare agli stati che i lealisti alla causa britannica durante la guerra dovessero essere trattati in modo equo e i loro diritti e beni confiscati ripristinati.

Trattato di Parigi

Nel nome della santissima e indivisa Trinità.

Fonte: Stati Uniti. Dipartimento di Stato, Trattati e altri accordi internazionali degli Stati Uniti d’America, 1776-1949 (compilato sotto la direzione di Charles I. Bevans), vol. 12 (1974), pp. 8-12.

Avendo compiaciuto la Divina Provvidenza di disporre i cuori del serenissimo e potentissimo Principe Giorgio Iii, per grazia di Dio, re di Gran Bretagna, Francia e Irlanda, difensore della fede, duca di Brunswick e Lunebourg, arci-tesoriere e principe elettore del Sacro Romano Impero ecc., e degli Stati Uniti d’America, dimenticare tutte le incomprensioni e le differenze passate che hanno infelicemente interrotto la buona corrispondenza e l’amicizia che desiderano reciprocamente ripristinare, e stabilire un rapporto così benefico e soddisfacente, tra i due paesi sul terreno dei vantaggi reciproci e della reciproca convenienza come possono promuovere e garantire sia la pace perpetua che l’armonia; e di avere per questo fine desiderabile già posto il fondamento di pace e di riconciliazione Provvisorio Articoli, firmata a Parigi il 30 novembre 1782, dai commissari il potere in ogni sua parte, in cui gli articoli sono stati approvati essere inserita e a costituire il Trattato di Pace proposto di essere concluso tra la Corona di Gran Bretagna e il detto gli Stati Uniti, ma quale trattato è stato di non essere conclusi entro i termini di pace dovrebbe essere concordato tra la Gran Bretagna e la Francia e di sua Maestà Britannica, devono essere pronti a concludere un trattato di conseguenza; e il trattato tra la Gran Bretagna e la Francia essendo stato da allora concluso, sua Maestà britannica e gli Stati Uniti d’America, al fine di attuare pienamente gli articoli provvisori di cui sopra, secondo il tenore della stessa, hanno costituito e nominato, vale a dire sua Maestà britannica da parte sua, David Hartley, Esqr., membro del Parlamento della Gran Bretagna e degli Stati Uniti da parte loro, John Adams, Esqr., in ritardo un commissario degli Stati Uniti d’America presso la corte di Versailles, in ritardo delegato al Congresso dallo stato del Massachusetts, e chief justice di detto stato, e ministro plenipotenziario di detto Stati Uniti al loro alto mightinesses Stati Generali degli Stati Uniti Paesi Bassi; Benjamin Franklin, Esqr., in ritardo delegato al Congresso dallo stato della Pennsylvania, presidente della convenzione di detto stato, e ministro plenipotenziario dagli Stati Uniti d’America presso la corte di Versailles; John Jay, Esqr., compianto presidente del Congresso e corte suprema dello stato di New York, e ministro plenipotenziario, dal detto gli Stati Uniti presso la corte di Madrid; per essere i plenipotenziari per la conclusione e la firma definitiva del trattato; che, dopo aver reciprocamente comunicati i loro pieni poteri, hanno concordato e confermato i seguenti articoli.

ARTICOLO 1

Sua Maestà britannica riconosce gli Stati Uniti, vale a dire., New Hampshire, Massachusetts Bay, Rhode Island e Providence Plantations, Connecticut, New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud e Georgia, per essere liberi stati sovrani e indipendenti, che tratta con loro come tali, e per se stesso, i suoi eredi e successori, rinuncia a tutte le rivendicazioni al governo, alla correttezza e ai diritti territoriali degli stessi e di

ARTICOLO 2

E che tutte le controversie che potrebbero sorgere in futuro in materia di confini di detti Stati Uniti possono essere evitate, si accetta e dichiara, che i seguenti sono e saranno i loro confini, vale a dire.: dall’angolo nord-ovest della Nuova Scozia, vale a dire., quell’angolo che è formato da una linea tracciata a nord dalla sorgente di St. Croix Fiume agli altopiani; lungo gli altopiani detti che dividono quei fiumi che si svuotano nel fiume St. Lorenzo, da quelle che rientrano nell’Oceano Atlantico, a nord-occidentale testa di Fiume Connecticut; là giù lungo il centro del fiume per il quarantunesimo grado di latitudine nord; di là da una linea verso ovest sulla ha detto di latitudine fino a quando si colpisce il fiume Irochesi o Cataraquy; là lungo la metà di detto fiume nel Lago Ontario; in mezzo di detto lago fino a quando si colpisce la comunicazione sull’acqua tra il lago e il Lago Erie; là lungo la metà di tale comunicazione nel Lago Erie, attraverso il mezzo del detto lago fino a quando non arriva l’acqua di comunicazione tra il lago e il Lago Huron; là lungo il medio di ha detto che l’acqua di comunicazione nel Lago Huron, là nel mezzo di detto lago, l’acqua di comunicazione tra il lago e il Lago Superiore; di là con il Lago Superiore verso il nord delle Isole Reale e Phelipeaux per il Lungo Lago, là nel mezzo di detto Lago Lungo, e l’acqua di comunicazione tra questo e il Lago dei Boschi, il detto Lago dei Boschi; da lì attraverso il suddetto lago fino al punto più nord-occidentale della stessa, e da lì su un corso a causa ovest al fiume Mississippi; da lì da una linea da tracciare lungo il centro del fiume Mississippi detto fino a intersecare la parte più settentrionale del trentunesimo grado di latitudine nord. Sud, da una linea da tracciare verso est dalla determinazione della linea ultimo menzionato nella latitudine di trentuno gradi a nord dell’equatore, al centro del fiume Apalachicola o Catahouche; là lungo la metà di esso al suo incrocio con la Selce di Fiume, di là dritto alla testa di Santa Maria del Fiume; e poi giù lungo la metà di Santa Maria del Fiume e l’Oceano Atlantico, a est, da che occorre tracciare una linea lungo il centro del fiume st. Croix, dalla sua foce nella Baia di Fundy alla sua origine e dalla sua fonte direttamente a nord della suddetta highlands che dividono i fiumi che cadono nell’Oceano Atlantico, da quelli che rientrano nel fiume Saint Lawrence; comprendere tutte le isole, entro venti leghe di qualsiasi parte dalle coste degli Stati Uniti, e che si trovano tra le linee tracciate verso est dai punti in cui i predetti confini tra Nova Scotia, da una parte e a Est della Florida le altre misure, rispettivamente, toccare la Baia di Fundy e l’Oceano Atlantico, ad eccezione di isole come sono ora o in passato sono stati entro i limiti di detta provincia di Nova Scotia.

ARTICOLO 3

Si conviene che il popolo degli Stati Uniti continuerà a godere indisturbato del diritto di pescare pesci di ogni genere sulla Grand Bank e su tutte le altre rive di Terranova, anche nel Golfo di San Lorenzo e in tutti gli altri luoghi del mare, dove gli abitanti di entrambi i paesi usavano in qualsiasi momento fino ad ora pescare. E anche che gli abitanti degli Stati Uniti avranno la libertà di prendere pesci di ogni tipo su tale parte della costa di Terranova che i pescatori britannici useranno, (ma non per asciugare o curare lo stesso su quell’isola) e anche sulle coste, baie e insenature di tutti gli altri domini di sua Maestà britannica in America; e che i pescatori Americani devono avere la libertà di lavaggio e cura il pesce in uno dei travagliata, baie, porti e insenature di Nova Scotia, Maddalena Isole, e il Labrador, fintanto che la stessa rimarrà instabile, ma così presto come la stessa, o una di esse dovrà essere risolta, non sarà lecito detto pescatori a secco o curare il pesce a tale soluzione, senza un precedente accordo per che scopo con gli abitanti, i proprietari o i possessori della terra.

ARTICOLO 4

È convenuto che i creditori di entrambe le parti non incontrino alcun legittimo impedimento al recupero dell’intero valore in sterline di tutti i debiti in buona fede finora contratti.

ARTICOLO 5

Si concorda che il Congresso lo raccomanderà seriamente alle legislature dei rispettivi stati per provvedere alla restituzione di tutte le proprietà, i diritti e le proprietà, che sono state confiscate appartenenti a veri sudditi britannici; e anche delle proprietà, dei diritti e delle proprietà di persone residenti in distretti in possesso delle armi di sua Maestà e che non hanno portato armi contro detti Stati Uniti. E che le persone di qualsiasi altra descrizione avranno la libera libertà di andare in qualsiasi parte o parti di uno qualsiasi dei tredici Stati Uniti e in esso di rimanere dodici mesi indisturbati nei loro sforzi per ottenere la restituzione di tali delle loro proprietà, diritti e proprietà che potrebbero essere stati confiscati; e che il Congresso raccomanderà anche vivamente ai vari Stati una revisione e revisione di tutti gli atti o leggi riguardanti le premesse, in modo da rendere tali leggi o atti perfettamente coerenti non solo con la giustizia e l’equità, ma con quello spirito di conciliazione che al ritorno delle benedizioni della pace dovrebbe prevalere universalmente. E che il Congresso deve anche seriamente raccomandare ai diversi stati che le proprietà, i diritti e le proprietà, di tali persone menzionate ultimi devono essere ripristinati a loro, essi rimborso a tutte le persone che possono essere ora in possesso del prezzo in buona fede (dove qualsiasi è stato dato) che tali persone possono aver pagato per l’acquisto di una qualsiasi delle dette terre, diritti o proprietà dopo la confisca.

Ed è convenuto che tutte le persone che hanno alcun interesse in terre confiscate, sia da debiti, insediamenti matrimoniali, o in altro modo, devono incontrare alcun legittimo impedimento nel perseguimento dei loro giusti diritti.

ARTICOLO 6

Che non ci saranno confische future fatte né alcun procedimento penale avviato contro qualsiasi persona o persone per, o a causa della parte che lui o loro possono aver preso nella guerra attuale, e che nessuna persona deve per questo motivo subire perdite o danni futuri, né nella sua persona, libertà o proprietà; e che coloro che potrebbero essere in confino con tali accuse al momento della ratifica del trattato in America siano immediatamente messi in libertà, e le azioni penali così avviate siano interrotte.

ARTICOLO 7

Ci sarà una pace ferma e perpetua tra sua Maestà britannica e detti stati, e tra i sudditi dell’uno e i cittadini dell’altro, per cui tutte le ostilità sia via mare che via terra cesseranno d’ora in poi. Tutti i prigionieri da ambo le parti saranno messi in libertà, e la sua Maestà britannica con tutta la velocità conveniente, e senza causare alcuna distruzione, o portando via qualsiasi negri o altra proprietà degli abitanti americani, ritirare tutti i suoi eserciti, guarnigioni, e flotte da detti Stati Uniti, e da ogni post, luogo, e il porto all’interno della stessa; lasciando in tutte le fortificazioni, l’artiglieria americana che può essere in esso; e ordinerà e farà sì che tutti gli archivi, i registri, gli atti e le carte appartenenti a uno qualsiasi dei suddetti stati, o ai loro cittadini, che nel corso della guerra potrebbero essere caduti nelle mani dei suoi ufficiali, siano immediatamente restaurati e consegnati agli stati e alle persone a cui appartengono.

ARTICOLO 8

La navigazione del fiume Mississippi, dalla sorgente all’oceano, rimarrà per sempre libera e aperta ai sudditi della Gran Bretagna e ai cittadini degli Stati Uniti.

ARTICOLO 9

Nel caso in cui dovesse accadere che qualsiasi luogo o territorio appartenente alla Gran Bretagna o agli Stati Uniti dovesse essere conquistato dalle armi di uno degli altri prima dell’arrivo dei suddetti Articoli Provvisori in America, si conviene che gli stessi siano ripristinati senza difficoltà e senza richiedere alcun compenso.

ARTICOLO 10

Le ratifiche solenni del presente trattato, accellerate in buona e debita forma, sono scambiate tra le parti contraenti nel termine di sei mesi o prima, se possibile, da calcolare a decorrere dal giorno della firma del presente trattato. In fede di che noi sottoscritti, loro ministri plenipotenziari, abbiamo firmato, in nome loro e in virtù dei nostri pieni poteri, con le nostre mani il presente trattato definitivo e fatto apporre i sigilli delle nostre armi.Fatto a Parigi, questo terzo giorno di settembre dell’anno del Signore, millesettecentottantatré.In questo modo si può ottenere un buon risultato.