Un approccio multidisciplinare alla terapia per il timoma maligno non resecabile
Background: L’esito terapeutico per il timoma maligno non resecabile, localmente avanzato, è stato scarso.
Obiettivo: Migliorare la resecabilità del tumore e i tassi di sopravvivenza del paziente studiando un approccio multimodale alla terapia per il timoma maligno non resecabile.
Progettazione: Studio prospettico di coorte.
Impostazione: Terziario care cancer center.
Partecipanti: Tutti i pazienti eleggibili avevano timoma maligno non resecabile di nuova diagnosi, istologicamente provato.
Intervento: Il regime di trattamento consisteva in chemioterapia di induzione (tre cicli di ciclofosfamide, doxorubicina, cisplatino e prednisone), resezione chirurgica, radioterapia postoperatoria e chemioterapia di consolidamento (tre cicli di ciclofosfamide, doxorubicina, cisplatino e prednisone). Campioni di tessuto sono stati prelevati al momento della resezione chirurgica per la valutazione della necrosi tumorale e dell’espressione Ki-67.
Misure: Risposta tumorale e resecabilità (sia globale che dopo chemioterapia di induzione) e tasso di sopravvivenza libera da malattia in pazienti che hanno ricevuto terapia multimodale.
Risultati: 13 pazienti sono stati arruolati consecutivamente dal febbraio 1990 al dicembre 1996 e 12 pazienti valutabili sono stati valutati per la risposta. La malattia ha risposto completamente alla chemioterapia di induzione in 3 pazienti (25%) e parzialmente in 8 pazienti (67%); 1 paziente ha avuto una risposta minore (8%). Undici pazienti hanno avuto resezione chirurgica; 1 ha rifiutato l’intervento chirurgico. I tumori sono stati rimossi completamente in 9 (82%) e in modo incompleto in 2 (18%) di 11 pazienti che avevano ricevuto radioterapia e chemioterapia di consolidamento. Tutti i 12 pazienti sono vivi (100% a 7 anni), con un follow-up mediano di 43 mesi, e 10 pazienti sono indenni da malattia (73% di sopravvivenza libera da malattia a 7 anni). È stata osservata un’alta correlazione tra necrosi tumorale dopo chemioterapia di induzione e espressione Ki-67 (r=-0.88).
Conclusioni: Il trattamento multimodale aggressivo è altamente efficace e può curare il timoma maligno localmente avanzato e non resecabile.