Vilfredo Pareto
Vilfredo Pareto, (nato il 15 luglio 1848, Parigi, Francia-morto il 19 agosto 1923, Ginevra, Svizzera), economista e sociologo italiano che è noto per la sua teoria sull’interazione di massa ed élite e per la sua applicazione della matematica all’analisi economica.
Dopo la laurea all’Università di Torino (1869), dove aveva studiato matematica e fisica, Pareto divenne ingegnere e successivamente direttore di una ferrovia italiana e fu anche impiegato in una grande ferriera. Residente a Firenze, ha studiato filosofia e politica e ha scritto molti articoli periodici in cui ha analizzato i problemi economici con strumenti matematici. Nel 1893 fu scelto per succedere a Léon Walras nella cattedra di economia politica all’Università di Losanna, in Svizzera.
Il primo lavoro di Pareto, Cours d’économie politique (1896-97), includeva la sua famosa ma molto criticata legge sulla distribuzione del reddito, una complicata formulazione matematica in cui Pareto tentò di dimostrare che la distribuzione dei redditi e della ricchezza nella società non è casuale e che un modello coerente appare nel corso della storia, in tutte le parti del mondo e in
Nel suo Manuale d’economia politica (1906), il suo lavoro più influente, sviluppò ulteriormente la sua teoria dell’economia pura e la sua analisi dell’ophelimity (potere di dare soddisfazione). Ha posto le basi della moderna economia del benessere con il suo concetto del cosiddetto Pareto Optimum, affermando che l’allocazione ottimale delle risorse di una società non è raggiunta fintanto che è possibile migliorare almeno un individuo nella propria stima, mantenendo gli altri come prima nella propria stima. Ha anche introdotto “curve di indifferenza”, strumenti analitici che non sono diventati popolari fino al 1930.
Credendo che esistessero problemi che l’economia non poteva risolvere, Pareto si rivolse alla sociologia, scrivendo quella che considerava la sua opera più grande, Trattato di sociologia generale (1916; Mente e società), in cui indagava sulla natura e le basi dell’azione individuale e sociale. Le persone di capacità superiore, ha sostenuto, cercano attivamente di confermare e esaltare la loro posizione sociale. Quindi, si formano classi sociali. Nel tentativo di salire nell’élite degli strati superiori, i membri privilegiati dei gruppi di classe inferiore si sforzano continuamente di usare le loro abilità e quindi migliorare le loro opportunità; la tendenza opposta è vista tra l’élite. Di conseguenza, le persone meglio equipaggiate della classe inferiore si alzano per sfidare la posizione dell’élite della classe superiore. Si verifica così una ” circolazione di élite.”A causa della sua teoria della superiorità dell’élite, Pareto a volte è stato associato al fascismo. Il suo concetto di società come sistema sociale ha avuto un forte impatto sullo sviluppo della sociologia e delle teorie dell’azione sociale negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale.