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Utilizzando la satira assurda per affrontare le criticità del nostro tempo, Rottenberg crea video e installazioni che offrono allegorie sovversive per la vita contemporanea. Le sue opere intrecciano elementi documentari e finzione, e spesso presentano protagonisti che lavorano in ambienti di fabbrica per produrre beni che vanno dalle perle coltivate (NoNoseKnows, 2015) ai milioni di articoli in plastica dai colori vivaci venduti nei superstore cinesi (Cosmic Generator, 2017). La mostra presenta diverse delle sue recenti video installazioni e sculture cinetiche, e presenta in anteprima una nuova video installazione, Spaghetti Blockchain (2019), che esplora idee antiche e nuove sul materialismo e considera come gli umani comprendano e manipolino la materia. Insieme, le opere in mostra tracciano temi centrali nell’opera di Rottenberg, tra cui lavoro, tecnologia, distanza, energia e l’interconnessione tra meccanica e corporea.

Questa mostra è curata da Margot Norton, Curatrice.

Mika Rottenberg (n. 1976, Buenos Aires, Argentina) vive e lavora a Brooklyn. Tra le mostre personali più recenti ricordiamo MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna (2019); Goldsmiths Centre for Contemporary Art, Londra (2018); Kunsthaus Bregenz, Austria (2018); Bass Museum of Art, Miami (2017); Palais de Tokyo, Parigi (2016); Rose Art Museum, Brandeis University, Waltham, MA (2014); Israel Museum, Gerusalemme (2013); e Magasin 3, Stoccolma (2013). Rottenberg è stato incluso nella 16a Biennale di Architettura di Venezia (2018), Skulptur Projekte Münster (2017), nella 56a Biennale di Venezia (2015) e nella Biennale di Taipei (2014). Ha ricevuto il premio Kurt Schwitters 2019 e lo Smithsonian Art Prize 2018.